L’Università si identifica anche con i suoi spazi, che la rappresentano e ne permettono il riconoscimento. In particolare, la sede di Via Festa del Perdono è oggi la rappresentazione più identitaria della nostra Università.

Eppure, l’Università non è sempre stata lì. Nei primi decenni di vita, il nostro Ateneo ha avuto diverse sedi, tra via San Michele al Carso, via Strambio, poi Corso Roma (oggi Corso di Porta Romana) e via della Passione.

Finita la guerra, si decise che l’antico Ospedale Maggiore sarebbe diventato la nuova sede dell’Università. Era però stato bombardato durante la Seconda guerra mondiale, e così nei primi anni del dopoguerra fu oggetto di un ampio progetto di restauro e recupero architettonico affidato alla progettazione dell’architetto Liliana Grassi.